Sezioni
   
HOME
    
NEWS
     
EPISODI
 
PERSONAGGI
       
DOWNLOAD
     
GALLERIA
      
COMMENTI MEDICI
     
ANALISI EPISODI
     
PROMO EPISODI
     
EXTRA
     
SONDAGGIO
    
NEWSLETTER
    
CONTATTI
     
 
 
 
 
  
  Dr. House Italia - Baylisascaris procyonis
BAYLISASCARIASI
 
Il BAYLISASCARIS PROCYONIS è un nematode (verme ad anello) che parassita e si riproduce all’interno del procione, e che è responsabile di una rara ma importante infezione anche nell’uomo, e che interessa principalmente i bambini (il pz. di questa puntata è infatti un bambino severamente autistico di dieci anni!).
L’infezione umana è diventata più frequente forse per il fatto che i procioni sono in alcune zone diventati animali “paradomestici” vivendo in stretta prossimità delle abitazioni. Si consideri inoltre che l’infezione fra i procioni è molto alta potendo arrivare a percentuali di oltre il 90%! e che gli animali infettati possono liberare con le feci un numero enorme di uova nel terreno mentre la dose sufficiente a causare l’infezione nell’uomo sarebbe invece molto bassa.
Quando le uova eliminate nel terreno dai procioni parassitati vengono ingerite da un altro animale o dall’uomo (la frequenza maggiore dell’infezione nei bambini starebbe proprio nel fatto di essere spesso a contatto con il terreno durante i giochi all’aperto! Il nostro paziente si sarebbe infettato mangiando o comunque portando alla bocca sabbia proveniente da una “sabbionaia” che il procione avrebbe in precedenza utilizzato come toilette!) queste si schiudono e successivamente, dopo aver penetrato la parete intestinale, migrano nell’organismo interessando diversi organi quali il fegato, il cuore… (il quadro clinico che ne risulta viene definito LARVA VISCERALE MIGRANTE), gli occhi (LARVA MIGRANTE OCULARE), il sistema nervoso (MENINGOENCEFALITE EOSINOFILA), ecc., causando una malattia talvolta molto grave che può giungere fino alla morte. Probabilmente l’infezione umana è molto più frequente ed il quadro clinico che ne risulta è spesso meno eclatante di quanto ritenuto. Questo forse perché è una patologia poco conosciuta (si consideri che il primo caso fatale è stato diagnosticato in un bambino solo nel 1984!), di difficile accertamento (non esistono test sierologici in commercio! e l’accertamento diagnostico è tipicamente fatto solo attraverso l’identificazione delle larve nei tessuti esaminati) e pertanto poco diagnosticata (per la verità il Dr. House nel giungere a considerare la diagnosi corretta è stato favorito, oltre che dal copione della puntata! anche dal fatto che quasi tutti i casi riportati in letteratura sono stati descritti negli U.S.A. e pertanto considerare questa diagnosi fra le possibilità è certamente più facile che per un medico italiano, dove a mia conoscenza non è mai stato descritto nessun caso!).
Anche se prontamente sospettata e diagnosticata non esiste purtroppo una terapia sicuramente efficace ( a differenza di quanto afferma il Dr. House) per la forma viscerale dell’infezione  nonostante diversi farmaci antielmintici siano stati utilizzati (fra questi quello che sembrerebbe più efficace è l’ALBENDAZOLO, che è infatti il farmaco che il Dr. House prescrive per curare la malattia!). Solo la fotocoagulazione con laser può risultare certamente utile nel trattare l’infezione oculare (e in questo il Dr. House non si sbaglia!).
E per concludere può essere curioso sollevare un aspetto di attualità che va oltre il commento all’episodio o alla descrizione della malattia: in un’era come questa, con il grosso interesse che suscita l’argomento del BIOTERRORISMO, possiamo rilevare come certe caratteristiche del BAYLISASCARIS PROCYONIS lo rendano interessante anche come arma biologica. E’ un verme facile da trovare in quanto la stragrande maggioranza dei procioni è parassitata ed è possibile ottenere un numero enorme di uova (un singolo verme può produrre da circa 100.000 a oltre 800.000 uova al giorno, ed un procione infetto può così liberare oltre 45.000.000 di uova al giorno.). Queste uova poi possono essere conservate facilmente per un periodo indefinito di tempo ed il numero sufficiente per l’infezione è stimato essere relativamente basso (intorno alle 5.000 uova!). Si aggiunga che l’organismo causa nell’uomo un’infezione spesso molto grave e/o mortale e che, come abbiamo già detto,  nessuna terapia veramente efficace a tutt’oggi esiste!


 

 ©2010 Tutti i diritti riservati | Per informazioni: drhouseitalia@altervista.org