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  Dr House Italia - Sindrome di Merrf MERRF SYNDROME o EPILESSIA MIOCLONICA  con RAGGED RED FIBERS (fibre rosse “stracciate”)
 
La sindrome di MERRF è una patologia rara che fa parte di un gruppo di malattie che vanno sotto il nome di MALATTIE MITOCONDRIALI: un gruppo numeroso e molto eterogeneo di patologie ereditarie causate da alterazioni nel funzionamento dei mitocondri (i mitocondri sono organelli microscopici presenti in grandi quantità all’interno delle cellule. Al loro interno contengono un cromosoma circolare unico il cui DNA codifica per diverse proteine, vari RNA e numerosi enzimi regolatori. Sono considerati delle vere e proprie “centrali energetiche” perché al loro interno avvengono quei processi biochimici che forniscono alle cellule l’energia necessaria a tutte le loro funzioni).
La sindrome di MERRF è dovuta ad una mutazione del DNA mitocondriale che risulta quindi in una ridotta produzione di energia. Ne deriva che i tessuti che necessitano di più energia, quali il cervello e i muscoli saranno quelli maggiormente coinvolti.
Siccome tutti i mitocondri sono normalmente trasmessi al nascituro attraverso gli ovuli materni e non provengono invece dagli spermatozoi paterni, ne consegue che l’EREDITARIETA’ della malattia è MATERNA. Perciò tutti i discendenti di una femmina affetta sono a rischio di ereditare l’anomalia, mentre nessun discendente di un maschio affetto è a rischio.
Il quadro clinico può variare molto da soggetto a soggetto. Le prime manifestazioni cliniche si hanno nell’adolescenza o nell’età adulta, quando si associano in maniera incostante bassa statura o addirittura nanismo, atassia (dal greco ataxia, disordine, è un disturbo consistente nella progressiva perdita della coordinazione muscolare che quindi rende difficoltoso eseguire i movimenti volontari), sordità, debolezza muscolare, epilessia mioclonica talvolta scatenata da stimoli luminosi (infatti House all’inizio della puntata aveva notato che Kyle, il nostro paziente, era affetto da AKINETOPSIA, cioè da una inabilità a vedere e/o seguire un oggetto in movimento, e sapendo che la condizione è spesso associata a manifestazioni epilettiche,  accendendo e spegnendo ripetutamente la luce è stato effettivamente in grado di scatenare a Kyle un attacco epilettico generalizzato!) o da movimenti volontari esagerati,  ritardo mentale.
I pazienti possono presentare intolleranza allo sforzo e facile esauribilità muscolare con accumulo di acido lattico; l’elettroencefalogramma può essere alterato; la TAC e la Risonanza Magnetica Nucleare  cerebrale possono dimostrare diverse alterazioni : atrofia, calcificazioni…; ma la conferma diagnostica si ha con la biopsia muscolare, nella quale si evidenziano numerose RAGGED RED FIBERS; con il riscontro del preciso difetto biochimico; ma soprattutto ed in modo definitivo, con la ricerca della specifica mutazione del DNA mitocondriale responsabile della malattia..
Non esiste a tutt’oggi una terapia del difetto genetico e quindi risolutiva della malattia. I farmaci utilizzati si limitano infatti al controllo (terapia antiepilettica!) o alla riduzione della sintomatologia (Coenzime Q10 e L-carnitina).
La puntata dal punto di vista medico è, come sempre, molto discutibile per diversi aspetti. Le manifestazioni non neurologiche di Kyle poco hanno a che fare con la malattia mitocondriale ma sono principalmente conseguenze dell’etilismo cronico: i dolori addominali con la conseguente ematemesi, la successiva insufficienza renale acuta (SINDROME EPATO RENALE) ed i due episodi di alterazione del ritmo cardiaco  verosimilmente secondari alla cardiomiopatia alcolica, come Foreman correttamente dice ad House. Fantastico sembra poi il “risveglio” di Gabriel, il padre di Kyle, dopo 10 anni di “stato vegetativo”, grazie alla “pozione magica” (non saprei come definirla!) composta da L-dopa (il farmaco somministrato a oltre 200 malati tra il 1969 e il 1972 da Oliver Sacks su pazienti affetti da encefalite letargica e la cui esperienza viene poi descritta dallo stesso nello splendido romanzo: Awakenings, che è poi stato anche il soggetto nel 1990 del famoso film che porta lo stesso titolo con Robin Williams e Robert De Niro), anfetamine, forse un farmaco sud africano segreto e chissà cos’altro! Che dire?
 


 

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